Il rapporto tra luce e ambienti di lavoro non si limita a nozioni di illuminotecnica ma si estende verso ambiti disciplinari come le neuroscienze. Considerando che trascorriamo la maggior parte del tempo all’interno di ambienti chiusi, possiamo capire come questi siano in grado di influenzare il nostro benessere. Sono spazi costruiti dall'uomo, pensati per l'uomo.
La neuroarchitettura studia i nostri comportamenti che cambiano a livello biochimico in base all’ambiente in cui ci troviamo. Il nostro cervello elabora le informazioni date dalle nostre sensazioni: proviamo paura in corridoi bui e stretti ma ci sentiamo bene quando entriamo in sale aerate e luminose. Se poi gli ambienti sono immersi nel verde o hanno una visione aperta sugli spazi naturali attraverso finestre e vetrate il benessere aumenta insieme anche alla produttività.
Spazi e luminosità, altezza dei soffitti e finestre sono tutti elementi utili per aiutare la concentrazione, stimolare la creatività o diminuire lo stress. Le sensazioni che proviamo in una stanza sono il modo in cui il nostro cervello elabora le informazioni spaziali. Quando riconosciamo le forme geometriche e l'organizzazione dello spazio che ci circonda siamo più a nostro agio.
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