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“Less but better”: il minimalismo nelle finestre

A cura di SpazioParola

Il minimalismo è una corrente architettonica ma coinvolge anche il mondo del design. Ecco come e come questa tendenza si declina nel prodotto finestra minimale.

Abbiamo visto recentemente come il motto dell’architetto Mies van der Rohe, “Less is more”, abbia dato vita ad una tendenza architettonica collegata col minimalismo. Ma il minimalismo è anche una corrente che ha investito altri campi come, ad esempio, il design.

“Less, but better” o meglio in tedesco “Weniger, aber besser” è la frase emblematica del designer tedesco Dieter Rams che suona tradotta in italiano “meno, ma meglio”.

Dieter Rams è un designer industriale tedesco nato nel 1932 e che è responsabile per molti anni del design dei prodotti consumer della Braun. 

Circa 50 anni fa, nel tentativo di rispondere alla domanda "Il mio progetto è un buon progetto?" Rams è arrivato a stilare un decalogo per il Good Design.

I dieci “comandamenti” del design


L'estetica naturalmente in tutti questi anni è cambiata e molti dei modelli di Rams possono sembrare antiquati o trendy se si è fan dei modelli degli anni '60 e '70. Nonostante tutto i suoi “comandamenti” rimangono delle linee guida preziose per chiunque operi nel design e, anche, per i semplici utenti.

Riassumendo e continuando nel rapporto con le Minimal Windows, secondo Rams, un buon design:

  • è innovativo - e non c’è niente di maggiormente innovativo di un serramento come le Minimal Windows in cui il profilo è forte, robusto e nel contempo sottile e poco visibile,

  • rende un prodotto utile - le Minimal Windows sono perfettamente delle finestre e dividono con efficacia termica e acustica gli spazi interni ed esterni senza interruzione della continuità visiva,

  • è estetico - le Minimal Windows sono la stessa essenza dell’estetica applicata ad un serramento,

  • rende un prodotto comprensibile - le Minimal Windows sono finestre facili da movimentare, anche per soggetti con difficoltà motorie.

  • non è invadente - le Minimal Windows, come dice il nome stesso, sono serramenti davvero poco invasivi.

  • è onesto - Minimal Windows sono serramenti che garantiscono tutto quello che promettono in termini di prestazioni.

  • è di lunga durata - nonostante l’impatto visivo quasi assente, le Minimal Windows sono prodotti industriali di lunga durata, costruiti con i migliori materiali disponibili.

  • è accurato fino all'ultimo dettaglio - le Minimal Windows sono finestre estremamente curate nella loro progettazione, realizzazione e posa. 

  • rispetta l'ambiente - le Minimal Windows sono realizzate con sottili profili in alluminio, materiale riciclabile al 100% e tanto, tanto vetro materiale rispettoso dell’ambiente.

  • coinvolge il minor design possibile - quale miglior design della quasi totale assenza visiva è quello delle Minimal Windows.


Sostanzialmente un buon design, e le Minimal Windows ne sono il rappresentante perfetto, è il minor design possibile.

Quindi “meno, ma meglio” perché le Minimal Windows si concentrano sugli aspetti essenziali del prodotto senza essere gravate da ciò che non è essenziale. Un ritorno alla purezza e alla semplicità.

Le finestre minimali esempio di good design


Applicando i dieci “comandamenti” di Rams alle finestre minimali si evince che queste rispondono perfettamente a tutti i requisiti.

I serramenti minimali rappresentano il nuovo modo di concepire l’habitat nella sua rarefatta essenzialità. Lo spazio è protagonista assoluto, colto nella sua purezza e inondato di luce. L’anta vetrata a scomparsa e i profili ridotti, rinunciano ai dettagli superflui, lasciando all’occhio una visione incontaminata degli spazi esterni.

Non solo, vi invitiamo anche a pensare al ruolo giocato dal prodotto finestra nel creare un continuum tra mondo esterno e interno.

Il noto architetto milanese Gio Ponti ha espresso, sin nelle sue prime architetture, la concezione dello spazio abitativo come compenetrazione di ambienti con rapporto molto stretto con l’esterno, che ha risolto nell’uso di grandi finestre, filtro tra la realtà esterna ed interna. 

«Un ambiente ha, per natura, quattro pareti. L'ambiente con una finestra totale in vetro ha invece tre pareti e un vuoto» (Ponti, 1954).

Così si può pensare che le finestre saranno sempre aperte anche quando saranno chiuse, perché la natura entrerà nella stanza: il vetro non sarà una barriera ma qualcosa che permetterà di sentirsi a casa e fuori allo stesso tempo. Non ci saranno cornici evidenti, ma tutto scorrerà senza interruzioni. L’aria profumerà di spazi aperti pur avendo uno schermo speciale che protegge da pollini e smog.

Interno ed esterno in ottica minimalismo


Non va dimenticato, infatti, che per molti anni il mondo è sempre stato percepito come diviso in due: la realtà interna, quella della famiglia e dei rapporti privati, della propria casa e quella esterna, luogo di avventure e dello sconosciuto. Il confine tra ciò che è interno e ciò che è esterno subisce continue variazioni con l’evolvere della società. La relazione tra questi due mondi è spesso interpretata dall’immagine della “finestra”, come confine tra dentro e fuori.

Fin dal Rinascimento, ad esempio, la finestra ha avuto una funzione estetica di “veduta” per esaltare la bellezza del paesaggio, ma anche una funzione di protezione dello spazio della “casa”, sicuro e degli affetti, dall’esterno ignoto e pericoloso.

Nel mondo contemporaneo, dove il confine tra dentro e fuori è stravolto da schermi luminosi e touch, è piacevole riscoprire il fascino simbolico della finestra.

Il buon design, il minimalismo e la semplicità delle finestre minimali vanno di pari passo per riscoprire il gusto della vita.

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