Quali sono le qualità che servono oggi agli spazi abitati per adattarsi ai nuovi comportamenti?
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un susseguirsi di eventi e fenomeni culturali, come la pandemia, l’emergenza idrica, l’attenzione per la natura e il mondo animale, l’interesse per il benessere, la sostenibilità sociale e ambientale che ci hanno portati ad alcuni cambiamenti molto significativi. È aumentato il tempo che si trascorre nella propria abitazione; lo smart working è diventato a tutti gli effetti una normale attività. Sono cambiate di conseguenza anche le esigenze di spazio.
Secondo una recente ricerca sviluppata da Casa Doxa, risulta in crescita la parte di popolazione che ha intenzione di cambiare casa nei prossimi anni.
Lo stimolo a cercare una nuova soluzione abitativa riguarderebbe circa 1 milione di famiglie in più. Nelle grandi città italiane, quasi i tre quarti degli intervistati dichiarano di preferire una casa più grande e più lontana dal centro rispetto a un appartamento in una zona centrale ma più piccolo.
Le motivazioni sono varie ma in linea di massima le famiglie vorrebbero spazi più ampi e di maggiore qualità abitativa. Cosa che si traduce sostanzialmente in una stanza in più e in un ampio terrazzo. Entrambe le necessità sono la conseguenza di quanto in molti hanno dovuto sperimentare durante la pandemia. Ad esempio, la mancanza di un’area verde privata esterna e il bisogno di una zona per poter lavorare o studiare da casa in silenzio e tranquillità.
Un altro esempio è il Botanica totem (design Mario Trimarchi).
“Botanica si posa e si arrampica come una pianta che protegge e isola l’ambiente. Il vento soffia ma non si sente, la luce c’è ma non si vede. Il risultato è un’atmosfera attutita e rilassata, il silenzio su più livelli che si ode nei boschi, in cui i suoni si disperdono nella raccolta infinità della natura.” (Mario Trimarchi).
Il sistema di elementi fonoassorbenti Botanica è composto da un pannello a forma di foglia trattenuto da un supporto in metallo cromato che può essere fissato con diverse inclinazioni e proposto in abbinamento con differenti strutture portanti. Nella versione freestanding, i pannelli sono sostenuti da una struttura in tubolare cromato con base in acciaio verniciato.
Altro caso interessante è lo Snowpouf (design Paola Navone – Otto Studio)
Snowpouf è un confortevole arredo fonoassorbente rivestito con tessuto Snowsound-Fiber 3 Melange, composto da un’imbottitura interna in tecnopolimeri fonoassorbenti e materiale ligneo. Snowpouf può essere facilmente spostato tramite un’elegante fettuccia realizzata in tessuto. Il tavolino ha un piano d’appoggio in legno di rovere chiaro.
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